CIO' CHE FACCIAMO IN VITA RIECCHEGGIA NELL'ETERNITA' (da "Il Gladiatore")

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PAROLE ED ESPERIENZE DI VITA

Ciao ragazzi,

oggi voglio affrontare il tema delle parole che danno conoscenza, e della consapevolezza delle parole che arriva solo attraverso l'esperienza...

E' un tema un pò grosso visto e considerato che qui io scrivo le parole delle esperienze che faccio in prima persona, ma non è detto che poi voi che leggete siete pronti e recettivi a prendere queste parole e trasformarle in esperienze di modo che diventiate anche voi consapevoli attraverso l'esperienza di queste parole...

Il mio scopo è di fare esperienza di tutte le parole, affinché la mia consapevolezza cresca e cresca il controllo sulla creazione della mia vita, ma questo non è detto che possa essere valido in assoluto per tutti... insomma mica tutti vogliono controllare quello che creano minuto per minuto in modo da sapere esattamente che cosa si manifesterà di minuto in minuto... eh!!

Ora vi spiego una cosa, se il pensiero è creativo, molte volte quello che pensiamo lo condividiamo con gli altri attraverso la parola, beh, se iniziamo a utilizzare parole diverse per esprimerci con le persone, se evitiamo parole tipo: "non, cattivo, male, schifo, sopportare, tollerare, irritare, casino, ecc, comprese anche le parolacce e qualche vaffa... ecc..." se vi concedete di utilizzare parole più miti, messe in positivo tipo: "evitare, poco bene, stizzito, confusione, ecc..." potreste accorgervi che vi danno delle emozioni più carine, e che vi mettono di buon umore... il ché è davvero perfetto, perché lo scopo è di stare bene sempre di puntare a stare bene sempre, e quindi quando usiamo parole leggere, e le scegliamo pesandole, e pensandole facciamo in modo di calmare il nostro fuoco, e di centrarci ritornando noi stessi ridimensionando le cose e quindi nel contatto con noi stessi usiamo termini che ci fanno stare bene....

Il fatto di concentrarvi quando parlate fa in modo che possiate stare bene anche su argomenti che volete evitare di affrontare, ma parlarne in modo diverso fa in modo che diventino anche piacevoli, e questo porta a fare in modo di creare una realtà diversa, una realtà più propositiva, una realtà che voi volete per voi...

Quindi potete cambiare i vostri pensieri anche allenandovi a parlare e discorrere con gli altri in modo diverso. Vi dirò, è impegnativo all'inizio, come in tutte le cose, però poi man mano che si prosegue, diventa sempre più fluido e facile trovare parole per descrivere i vostri pensieri in modo positivo e propositivo, e di vedere la realtà che vi si presenta in modo diverso perchè la descrivete in modo diverso.

Per cui la fatica è solo all'inizio, ma poi è come guidare, più si guida, più si diventa bravi e si fanno le cose in automatico....

Allora buona pratica del VERBO, mi raccomando, trovate modi nuovi per esprimere la vostra realtà e la vostra realtà cambierà in modi che per voi sono inimmaginabili...

Buona pratica e buon proseguimento

Un abbraccio

Giusj

LAMENTARSI E' LAMENTARSI

Ciao ragazzi,
oggi vi voglio parlare di un tema singolare, o meglio di un tema talmente dentro di noi da esserne totalmente ignari...

Quanti di voi si considerano persone che si lamentano? Si... No...

Beh qualunque sia la risposta, nel 90% dei casi direte "No, io non sono per nulla un lamentoso", e io ti girerei la domanda: "Ne sei proprio sicuro? Sicuro Sicuro? Sicuro Sicuro Sicuro?" :-)
Non ti lamenti mai che potrebbe fare più caldo, che il capo potrebbe comportarsi meglio, o il tal collega; oppure non ti lamenti mai del traffico, delle bollette, della politica, del governo, di quella tal persona che vive al piano di sopra, o del bambino che fa chiasso mentre sei in coda in qualsiasi posto tu stia in coda? e non ti lamenti mai della cassiera che è lenta, della pioggia che potrebbe smettere di cadere, del troppo sole estivo che ti cuoce e vorresti un pò di pioggia? ecc ecc ecc

Beh, ecco quante probabilità ci sono che in qualche modo senza accorgertene tu ti possa lamentare? La lista che ho fatto qui sopra è solo parziale, ovviamente, troviamo così tanti pretesti per lamentarci che escono proprio dall'immaginario, però la sfida che voglio lanciarti è di accorgerti quando lo fai e lì in quel momento fermarti e cambiare la tua prospettiva, invece che stare lì a lamentarti, punta diritto a quello che vuoi... punta la barca verso quello che ti interessa veramente...

Per quelli che invece sanno di essere delle persone che si lamentano, beh anche per loro la sfida è la medesima, cambiate punto di vista nel momento in cui lo fate....

Potreste dirmi: "Facile essere ottimisti quando si ha ciò che a me manca" beh, il fatto che uno abbia o non abbia una determinata cosa non è un motivo valido per giustificare un pensiero che limita il miglioramento, non è un motivo valido per continuare a guardare alla mancanza di esso, quindi è invalido che si rimanga lì fermi in quella posizione a lamentarsi del fatto che si è senza, è qui che bisogna fare un passo avanti, un salto di qualità e cambiare il pensiero aprire uno spiraglio alla possibilità che ci possa stare un miglioramento, o che tu possa guardare a quello che desideri con speranza, e desiderio "se avessi questa cosa farei...."

Perché insisto sul cambiare il proprio pensiero? Perché il pensiero è creatore, l'ho scritto e continuerò a scriverlo, ciò che si pensa e che si pensa in continuazione si realizza nella propria vita, quindi se ci si lamenta della mancanza di una tal cosa (indipendentemente che si parli di salute, denaro, oggetti, benessere, cultura, ecc), si continuerà a manifestare altra mancanza di quella cosa. Continuando a trovare motivi per lamentarsi di quella tal cosa si frena il proprio benessere.

Indipendentemente da quello di cui ci si lamenta, la lamentela è quello che è e IMPEDISCE il miglioramento.

Il consiglio è di frenare questa nostra vena "lamentosa" e di imparare a guidare i pensieri in direzione di cose che ci fanno stare bene, in direzione delle cose che vogliamo presenti nella nostra vita, perchè questo vi mette nella giusta prospettiva vibrazionale...

Quindi basta con le lamentele e staccatevi allontanatevi da chi è avezzo a questo strano e particolare sport... cambiate discorso, cambiate compagnia, nutrite la vostra mente di pensieri belli e soprattutto apritevi alla possibilità di vedere il buono in ogni cosa che vi capita...

Io ho deciso che lamentarmi è una cosa faticosa, ed è faticoso ascoltare gli altri lamentarsi, quindi appena posso devio l'argomento o lo tronco... preferisco qualche volta, con i tipi più tosti, troncare l'argomento in modo brusco piuttosto che continuare ad ascoltare cose che sono faticose e che pesano nell'aria...

Dirigete la vostra vita e le vostre conversazioni in modo che vi diano aria psicologica e sopratutto che vi diano leggerezza e vi facciano sentire leggeri, eliminate la lamentela e i lamentosi... e la vostra vita vedrete rifiorirà di nuove cose che avete sempre desiderato...

Buona continuazione a tutti

Un abbraccio

Giusj

NOTE FROM ESTHER ABOUT JERRY

Il 18 novembre 2011 Jerry Hicks è tornato a casa.

Questo è ciò che Esther Hicks ha annunciato qualche giorno fa:

Cari, cari amici,

Il nostro dolce Jerry ha fatto la sua transizione dal mondo fisico lo scorso Venerdì.
Quanto è dolce la forza che si sente di lui oggi!

Jerry mi disse, quando ci mettemmo assieme, più di 30 anni fa che, data la differenza di età era probabile “che sarò tagliato fuori molto prima di te” Io gli risposi, “Non mi dispiace.”
La sua gioia di vivere e la continua scoperta di nuovi scopi ha mantenuto la sensazione di una nuova vita e abbiamo condiviso un tale entusiasmo gioioso per la vita.

Nel corso degli anni, Abraham ha sempre insistito sul fatto che la morte non esiste. Ancora una volta ci ha ricordato che non c’ è solo la vita, ma più vita e più vita. Mi c’è voluto del tempo per capire questo, e onestamente devo dire che non non sono ancora pienamente venuta a patti con questo concetto, ma credo che in ciò che stiamo chiamando “la morte di Jerry” vada scoprendo il passo logico successivo della vita di cui Abraham ha sempre parlato. E a volte mi sembra di intravedere la grandezza di quello che è il sentimento di Jerry e mentre sono ancora molto arrabbiata con lui per aver smesso di sorprendermi e deliziarmi in tutti i modi in cui l’ ha fatto durante tutti i nostri 30 anni insieme, accetto pienamente che il prossimo passo logico della vita gioiosa per Jerry si trovasse nel suo riemergere nella dimensione fisica.

Dal 1985 siamo stati Jerry e Esther e Abraham e credo che con tutto ciò che è stato io comunque so che le cose non sono cambiate. So che Jerry continuerà ad essere il terzo punto forte della triade di energia che rende l’esperienza con Abraham ciò che è e sono certa che il suo punto di vista nuovo sarà, come è sempre stato, di vantaggio per tutti noi.

So per certo che Jerry mi aiuterà, nel tempo, a rilasciare la mia resistenza personale riguardo la morte fisica, perché non sarò in grado di mantenere le resistenze e anche giocare gioiosamente con lui. E il mio desiderio è di continuare non solo la mia esperienza con Abraham, ma anche la mia esperienza con Jerry. Sono certa che sarà il catalizzatore di tutto l’aiuto che mi serve per farmi fare ciò che Abraham ha cercato di aiutare tutti noi a fare insieme.

Ancora una volta, Jerry è là fuori ad aprire la strada per me. Ma la differenza questa volta è che devo trovare la strada da sola. Io non sono ancora arrivata, ma è la mia promessa assoluta a me stessa: troverò il modo, perché è la cosa da fare più naturale del mondo e perché Jerry mi ha procurato il motivo per farlo.

Sono ansiosa di conoscere ciò che c’è più avanti e, nonostante io non possa cominciare a capire o addirittura immaginare i dettagli di come tutto andrà, sono certa che sarà divertente.

Sono una ragazza fortunata, per essere stato in grado di giocare con Jerry e Abraham e tutti voi per tanti anni meravigliosi e sono così ansiosa di continuare a farlo ancora per molti anni a venire. Mi sento sicura in questo momento che non solo non c’è niente che può andare storto, ma che le cose stanno andando particolarmente bene. Sarà diverso, di sicuro, ma sarà anche molto, molto bello.

Provo tanto amore per tutti voi, e per Abraham e soprattutto per Jerry. E come ho detto a lui un migliaio di volte e anche di più nel corso degli anni: “Beh la vita non è solo un calcio nel sedere?”

Con Amore,
Esther

Traduzione a cura di Josaya http://www.josaya.com/2011/11/e-morto-jerry-hicks/

LE PERSONE ACQUISTANO IL PERCHE'

Ciao ragazzi,

in questo post voglio proporvi qualcosa di diverso, ma che ha un comunque un filo conduttore con tutto ciò che tratto...

Ascoltate bene, anzi, dovrei dire, leggete con attenzione (per chi l'inglese non lo mastica, tipo me), per chi l'inglese lo mastica bene solo un buon ascolto...

Buona visione e lettura





Il succo di questi due video, portati alla realtà del blog è: CREDI IN CIO' CHE FAI, parla del motivo per cui vuoi realizzare il tuo obiettivo-la cosa che desideri, come ti sentiresti a realizzare il tuo obiettivo-la cosa che desideri, e a cosa faresti se il tuo obiettivo-la cosa che desideri si realizzasse ora...

Io mi sono bevuta la realtà di questi video, e sono certa che sono piaciuti a tutti voi...

Un abbraccio

Giusj

DESIDERIO E CREDENZE


“Vogliamo spingervi oltre il bisogno di toccare qualcosa con mano prima di poterci credere; se ci credete, allora lo toccherete. Qualsiasi idea coltiviate nella mente fino al punto da sembrarvi naturale, si materializza e diventa fisicamente disponibile: lo garantisce la Legge dell’Attrazione

Abraham, Esther e Jerry Hicks

“Più pensate e parlate del vostro benessere fisico, più radicati diventano in voi i pattern vibrazionali del benessere, e più la Legge dell’Attrazione vi circonda di presenze che accrescono e sostengono le vostre convinzioni. Più parlate del benessere, meno vi sentite vulnerabili.”

Abraham, Esther e Jerry Hicks

REALTA' IMMAGINATA, REALTA' MANIFESTA

Ciao Ragazzi,

Torno un attimo indietro, per fare un bel passo avanti…. Ritorno a parlare di realtà, ma la realtà ha due facce, una è la realtà immaginata che è assolutamente reale in quanto il nostro emisfero destro, non la distingue rispetto a quella manifesta in quanto per lui è vera e reale come se la si fosse vissuta davvero perché lui la vive davvero; e poi c’è la realtà manifesta, appunto, che è quella realtà che noi viviamo che è la manifestazione di pensieri reiterati (credenze), che qualcuno la considera la “Realtà dei fatti”. Ma come ho appena detto la realtà dei fatti è doppiamente legata al pensiero…

La cosa interessante da valutare è proprio questa mentre noi nel nostro gergo distinguiamo la realtà immaginata come se fosse una fantasia dalla realtà manifesta come se questa fosse l’unica verità reale, ebbene dentro di noi i nostri emisferi hanno un’opinione diversa al riguardo, e oltretutto pure la legge di attrazione si comporta come se realtà manifesta e immaginata fossero un'unica e sola cosa...

Quindi cosa accade? Accade che l’universo risponde ai vostri pensieri (realtà immaginata) e più voi pensate un pensiero più questo crea emozioni dentro di voi (buone o cattive dipende dalla qualità del pensiero) le quali creano una vibrazione tale da attirare nella vostra vita quel tipo di esperienza che avete pensato tanto intensamente…

Quindi in definitiva se voi pensate intensamente qualcosa ed è qualcosa di bassa qualità, avrete una vita magari difficoltosa, magari poi di questo vi lamenterete, e sapete cosa accade con la lamentela, che vi proiettate ancora più dentro a questa esperienza… è interessante come la lamentela vi faccia orientare il pensiero verso la mancanza di quello che magari desiderate ma che alla fin fine non pensate perché troppo impegnati ad avere altra mancanza di quello che desiderate…

Se invece voi pensate intensamente a qualcosa di alta qualità, quindi a ciò che desiderate, e vi vedete in quello che desiderate, vi sentite in quello che desiderate formulate aspetti positivi pensando “Se avessi questo farei…” oppure “Il lato positivo di avere questo è….” E poi generate un’aspettativa positiva di quello che desiderate “Aspettandone” la manifestazione e essendo già grati, apprezzando chi ha già ciò che voi desiderate, comportandovi come se la consegna stesse per arrivare, beh, questo genera una vita piena di meravigliosa attesa di cose meravigliose… il ché, scusate, non è per nulla poco.

Vorrei che teneste conto anche di un altro aspetto, se frequentate persone che non credono, e che hanno aspettative positive, loro cercheranno di mettervi al loro livello, perché la realtà manifesta per loro è la realtà dei fatti e sempre quella reitereranno perché non capiscono che sognare, desiderare, immaginare, visualizzare, sentire dentro nella propria mente è altrettanto reale, e crea delle meravigliose sensazioni… ai più consiglierei di allontanarsi da queste persone ma, certe volte è impossibile, allora sapete che fare? Quando state con loro abbracciate la sfida di fargli vedere che è possibile un'altra realtà, la vostra. Quando state con loro evitate di sentire le loro lamentele, e magari dirottate i discorsi verso cose più belle e positive, o magari parlate del tempo, o beh… inventatevi qualcosa, stimolate la vostra creatività, cercate di “rimanere comunque sempre nel vostro focus” perché è solo attraverso l’esempio che convincerete queste persone che è possibile qualcosa di diverso rispetto a quello che stanno sperimentando, e oltretutto non vi farete influenzare da un’ondata di negatività che vi possono rovesciare…

Quindi concentratevi sempre con intenzionalità su ciò che volete, sappiate che la realtà immaginata è tanto vera quanto quella manifesta e oltretutto FOCUS su quello che volete nella vostra vita… Pensate in grande, riempite la vostra testa di cose belle, cercate di ridere e vedere spesso la vita nel suo aspetto migliore, perché ci sono sempre due facce della medaglia in ogni cosa che accade, vederne una o l’altra dipende sempre a voi e da come volete orientare la vostra barca nell’oceano della vita. Sta a voi…

Un abbraccio a tutti

Buon proseguimento

Giusj

NON E' QUESTIONE DI SOLDI ! ! !

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